APERTURA STRAORDINARIA DOMENICA 14 OTTOBRE DELLE DUE PRINCIPALI BIBLIOTECHE : ALLA NAZIONALE OSPITI DI FERDINANDO II TRA ARREDI REGALI E COLLEZIONI STRAORDINARIE, ALLA UNIVERSITARIA PER AMMIRARE VERE CHICCHE DI ANTIQUARIATO PER APPASSIONATI BIBLIOGRAFI E AMANTI DELLE CURIOSITÀ
di Lydia Tarsitano
Libri e non solo. Mostre e Visite Guidate animeranno la giornata (ore 11-17) nella sontuosa dimora dei Re oggi sede della Biblioteca Nazionale e all’Universitaria (ore 10,30-13.00) dove 150 libri nani, piccoli e minuscoli raccontano raffinate tecniche editorialiSi ripete per i napoletani e turisti un appuntamento promosso già da alcuni anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per far scoprire l’incantesimo dei libri riposti in storici palazzi e cortili d’epoca di incredibile bellezza. La Biblioteca Nazionale in piazza plebiscito apre eccezionalmente l’area museale di Palazzo Reale al II piano che ospita le sue collezioni: La Biblioteca Palatina, creata dai Borbone come biblioteca privata, con mobili di grande pregio, in particolare il Leggio girevole di Giovanni Uldrich, della regina Maria Carolina d’Austria (1794) e un tavolo da centro di legni intarsiati, ornato dalla rosa dei venti circondata di gigli borbonici; le stanze della regina Maria Teresa, le sale con decorazioni in stile pompeiano di Salvatore Giusti e lo studio di Ferdinando II Borbone il cui soffitto fu dipinto da Camillo Guerra con le storie di Carlo d’Angiò. Proprio questo splendido ambiente ospita oggi la “Sala d’Africa” con le collezioni di animali tassidermizzati e trofei di caccia, ma anche idoli, gong, oggetti dell’artigianato indigeno, asce, pugnali, lance, fucili , una bella raccolta di minerali ed i suggestivi reportage fotografici della Duchessa Elena d’Aosta. Ai visitatori del museo di palazzo Reale (soltanto alle ore 11 e alle ore 12) viene offerto di accedere attraverso la porta segreta al corridoio di stanze della Biblioteca che affianca il Giardino Pensile seguendo il suggestivo percorso guidato che effettuavano i sovrani per ritirarsi nelle loro stanze private e raggiungere il II piano, che oggi, appunto, ospita le collezioni librarie.