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25 marzo 2017

Lucrezio oltre le due culture

L’ incontro tra saperi scientifici e umanistici al centro di un ciclo di appuntamenti  che si svolgeranno da marzo a novembre a Napoli alla Biblioteca Nazionale –  Si  apre con Lucrezio il 28 marzo

di Lydia Tarsitano

Da un lato la letteratura per penetrare nelle ragioni stilistiche del testo e negli sviluppi del pensiero  creativo, per cogliere gli imprescindibili intrecci con la storia delle idee e della cultura. Dall’altro la scienza nelle sue molteplici dimensioni  di indagine e nelle sue eclettici applicazioni.  Un ciclo di conferenze affronta fuori dei pregiudizi correnti il rapporto tra scienza e letteratura e indaga  la duplice dimensione nell’unità del pensiero di  10 grandi autori del passato commentati dal punto di vista  di uno scienziato e  di un umanista. E’ dedicato a  Lucrezio il primo appuntamento, il poeta latino autore del De rerum natura, uno dei più antichi esempi di collaborazione tra scienza e poesia, la conferenzail 28 marzo alle ore 16  alla Biblioteca Nazionale di Napoli vedrà confrontarsi il fisico Gianni Zanarini e di Rossana Valenti, docente di letteratura alla Federico II di Napoli.

Illustreranno l’interessante  rassegna il curatore degli incontri,  Pietro Greco (Fondazione Idis-Città della Scienza) e  Francesco Mercurio (direttore della Biblioteca).«Il binomio scienza letteratura – spiega Francesco Mercuriooffre un quadro complessivo nell’interpretazione del mondo, entrambi gli sguardi presuppongono una libertà di lettura della realtà : una visione unitaria dei fenomeni, che purtroppo ha subito una profonda cesura fra saperi scientifici e saperi umanistici. La separazione delle conoscenze ha determinato quegli specialismi, sempre più esasperati, che possono avere un senso solo se si basano su una solida consapevolezza della complessità dell’agire umano.» «La scienza e la tecnica, private delle dimensione filosofica, – continua Francesco Mercurio – sono probabilmente uno degli aspetti più inquietanti della nostra società contemporanea, che tende a separare e a parcellizzare la conoscenza. In questo ciclo di appuntamenti partiamo non a caso da uno dei padri della filosofia della natura dove la letteratura fornisce allo scienziato l’immaginazione necessaria per formulare innovative ipotesi di ricerca; la scienza fornisce alla letteratura parole e immagini inattese rispetto a quelle consuete. Il primo autore  della rassegna è Lucrezio, un autore che seppe grazie alla forte immaginazione creativa cogliere in modo straordinariamente moderno alcune leggi della natura attraverso procedimenti fondati sulla analogia di tipo poetico
Il ciclo sancisce la cooperazione tra la  Biblioteca Nazionale, il corso di perfezionamento in “Forme letterarie tra antico e moderno” dell’Università Federico II di Napoli,  Città della Scienza e gli amici della Citta della Scienza  stessa. Si  prosegue fino a novembre :  i primi cinque appuntamenti sono dedicati il 3 aprile a Dante Alighieri, il 10 aprile a Giordano Bruno, il 2 maggio a Tommaso Campanella, il 16 maggio a Galileo Galilei. Tra settembre e novembre  scienziati ed umanisti parleranno invece di Vico, Leopardi, Gadda, Primo Levi ed ovviamente di  Calvino che più di tutti si è occupato  del rapporto scienza e letteratura, che ha definito due mezzi autonomi, entrambi impegnati nel tentativo di fronteggiare lo smarrimento dell’uomo contemporaneo di fronte al mondo.

 

 

 

 

3 aprile 2016

Einstein Aveva Ragione

russell-einstein1Il tema cruciale de nucleare e degli accordi per il disarmo attraverso il pensiero politico di uno dei più importanti scienziati dello scorso secolo – ne parlano alla Biblioteca Nazionale di Napoli, martedì 5 aprile, ore 17  il giornalista e scrittore Pietro Greco , autore  di un saggio su Einstein e il suo impegno per la pace ,  con Cosimo Stornaiolo.

Giovedì 14 aprile, ore 17,  ll filoso Aldo Masullo e la giornalista Natascia Festa discutono  di  “Per una filosofia del disarmo” che prende spunto dall’Atto costitutivo dell’Unesco, 1945: “Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace”.

 dalla redazione

Nell’ambito della mostra” Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”-in corso fino al 17 aprile a Castel Sant’Elmo–  nella sala Rari della Biblioteca  di Napoli, due   appuntamenti il primo  per riflettere sul rapporto profondo tra scienziati e guerra  nucleare, approfondendo il pensiero di uno dei più importanti protagonisti dello scorso secolo, Albert Einstein, un grande fisico ma anche pensatore lucido che ha speso la sua vita  inseguendo con consapevolezza e determinazione due grandi sogni. Uno scientifico: l’elaborazione di una teoria unitaria della fisica. L’altro politico: la pace del mondo.

il secondo appuntamento con Aldo Masullo,  il filosofo novantenne che  individua una concreta possibilità di costruire una cultura di pace a partire dalle persone comuni” E’ fondamentale – sostiene–  ritornare a noi, alla nostra identità di uomini, ritornare ad un mondo giusto, in cui tempo e spazio vengono amministrati dalla società umana rispettando la vita e la dignità dell’uomo”.

 

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