Posts tagged ‘Ester Basile’

19 Maggio 2024

LA POESIA PER TUTTI DI PATRIZIA CAVALLI

di Lydia Tarsitano

Patrizia Cavalli , una delle più voci più interessanti del panorama contemporaneo, è la protagonista del prossimo incontro (23 maggio ore 16,30) della Rassegna SGUARDI FEMMINILI curata dalla filosofa Ester Basile per la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli. Considerata tra le più grandi poetesse italiane del secondo Novecento per la grande ed originale capacità lirica che fin dagli esordi le fu riconosciuta, infatti, già nell’anno 1976, viene inserita in Donne in poesiaAntologia della poesia femminile in Italia dal dopoguerra a oggi, insieme ad autrici italiane  del calibro di Maria Luisa Spaziani, Vivian Lamarque, Amelia Rosselli, Anna Maria Ortese e da subito fu accostata a Sandro Penna e Pier Paolo Pasolini per suoi versi che evocano una profonda   dimensione “esistenziale”. Nei suoi versi si avvicendano, infatti, disperazione e speranza, buio e luce, vita e morte, contrasti e armonie, profondità e leggerezza, che la Cavalli mescola con sapiente tecnica componendo uno straordinario equilibrio.

La Cavalli è stata tra le voci poetiche del Novecento a dare spazio in poesia al prosastico, alle piccole cose significanti, quelle piccole epifanie che lentamente emergono dai gesti comuni e arricchiscono di senso la parabola della nostra vita. Non deve fuorviare, perciò, la semplicità delle parole che compongono i suoi versi, la spontaneità senza retorica con cui li leggeva nei teatri, dietro l’apparente profilo non ricercato  della sua poesia si nasconde un apparato complesso di ricerca stilistica e una metrica discendente da canoni classici. Distingue la poesia della Cavalli l’immediatezza narrativa, ricca di musicalità, ironia e del gusto del recitativo, che  emerge con più forza nelle poesie degli ultimi anni; La poeta  adopera un linguaggio comprensibile a tutti, in cui si riconosce ogni ceto sociale, dando vita ad uno stile originalissimo che matura nella composizione cronologica delle varie pubblicazioni, restando fermamente ancorato a se stesso.

La poesia è per la Cavalli  un sistema di pensiero connaturato, una pratica familiare intima che coltiva fin dalla primissima giovinezza vissuta a Todi sua città natale.  L’esordio poetico avviene a Roma  dove si trasferisce nel 1968;   sono gli anni delle prime manifestazioni giovanili, delle contestazioni universitarie, delle occupazioni di scuole e di fabbriche, e in tale fervore rivoluzionario Patrizia Cavalli si avvicina al mondo culturale della capitale degli anni ‘70 e  conosce e diviene amica della scrittrice Elsa Morante, che ne scopre la vocazione poetica, fu proprio lei a battezzarla: «Patrizia, sei una poeta» ed ad introdurla nel fertile mondo letterario romano di quegli anni. Da questo sodalizio  nel 1974 nasce la prima raccolta di poesie, dedicata proprio alla Morante, Le mie poesie non cambieranno il mondo, che viene  pubblicata da Einaudi.

La raccolta ottiene immediato  successo e la Cavalli si fa notare immediatamente per lo stile di scrittura dirompente e per la tensione poetica che emanano i suoi versi. La sua vita letteraria continua con nuove pubblicazioni, sempre per Einaudi, le raccolte Il cielo (1981), L’io singolare proprio mio (1992) — entrambe riunite poi nel medesimo anno in Poesie (1974-1992). Proseguono poi le pubblicazioni di Sempre aperto teatro (1999, Premio Letterario Viareggio-Repaci), Pigre divinità e pigra sorte (2006, Premio Dessì), Datura (2013) e Vita meravigliosa (2020). Le sue poesie sono state tradotte in varie lingue, tra cui il francese, l’inglese, lo spagnolo e il tedesco. Unica poeta vivente ad aver ricevuto nel 2017 dall’Accademia Nazionale dei Lincei il prestigioso premio Feltrinelli,  nel 2019, Con passi giapponesi, il suo primo e unico romanzo, è finalista del Premio Campiello.

Patrizia Cavalli scomparsa nel 2022, a 75 anni dopo lunga malattia, non cambiò il mondo ma lascia  un grande vuoto  nell’ambito della letteratura italiana contemporanea.

18 febbraio 2024

SGUARDI AL FEMMINILE SU MARGHERITA PIERACCI HARWELL

E’ dedicata a Margherita Pieracci Harwell la prossima tappa – martedì 20 febbraio ore 16,30 – dell’ intrigante viaggio nella letteratura del novecento proposto dalla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III , la conversazione condotta dalla filosofa Ester Basile sarà illustrata dalle Immagini video di Maria Rosaria Rubulotta e letture dell’attrice Adriana Carli. 

Nome poco noto al grande pubblico Margherita Pieracci Harwell ha vissuto gran parte della sua vita negli Stati Uniti  dove è stata docente di Letteratura Italiana moderna e contemporanea presso la University of Illinois di Chicago. Trai suoi principali interessi  di ricerca  lo studio di Giacomo Leopardi. Secondo la  Harwell “Si legge, come si scrive, perché la vita ci va stretta, coi suoi limiti – forse qualcuno pensa perciò che la letteratura sia un’evasione. Ma ci va stretta la vita quando non ne cogliamo abbastanza la densità, lo spessore”
Margherita Pieracci Harwell  si è molto interfacciata con i protagonisti del Novecento italiano a lei contemporanei  come Ignazio Silone, Anna Maria Ortese,  Anna Banti, analizzandone gli scritti, tecniche e procedimenti.  La Harwell stessa commenta  “Ne sono nate splendide amicizie, che a loro volta mi illuminano per un grado più intenso di comprensione, e a cui devo quasi tutto quel che ho infine imparato.  “

 Dal 1987 cura l’opera  l’amica Cristina Campo   per gli editori Adelphi e Scheiwiller  con gran passione impegnandosi per diffonderne testi e pensiero.  Per  la Campo ha curato i volumi “Gli imperdonabili” e “La tigre assenza”, oltre a “Lettere a Mita”, una  raccolta delle lettere a lei inviate dalla Campo dal 1952 al 1975.  Un libro che non è solo un epistolario ricco di emozioni   che illustra un’amicizia nata  sotto il segno e nel nome di Simone Weil ma un’opera di straordinaria qualità letteraria:  nelle lettere la scrittura della Campo riesce a esprimere una gamma così mutevole e cangiante di intonazioni e di sfumature, a volte cullante, e quasi incantatoria, in altri è sferzante, aspra, risentita; ma  appare sempre, in esse, la profondità di un pensiero.


ESTER BASILE , nota filosofa dell’Istituto Studi Filosofici, con al tuo attivo il Festival della Filosofia di Narni, giunto alla 18 edizione con varie medaglie del Presidente della Repubblica, dall’anno scorso conduci alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III una rassegna sulle scrittrici del novecento, che prosegue con vivo interesse.

Dal 13 aprile abbiamo avviato questo percorso di svelamento nella storia della letteratura del novecento partendo dalle narrazioni delle icone del pensiero femminile da Virginia Woolf ad Annamaria Ortese, a Elsa Morante e così via. Una sorta di percorrenza che alimenta la memoria e il desiderio che la letteratura travalichi la vita.

Dal 19 ottobre la rassegna si è rivolta alla costellazioni di scrittrici contemporanee, Uno spaccato su voci importanti della Letteratura del ‘900 in una ricerca di comunanze e di linguaggi. C’è un filo che collega la traccia della ricerca che presenti in biblioteca e prospetta nuove riflessioni. Dopo l’incontro dedicato a Cristina Campo, è la volta della Pieracci Harwell

La Pieracci Harwelli , 40 anni all’ Università di Chicago, professoressa emerita di letteratura italiana , è  stata amica di Selma Weil la mamma di Simone Weil , di Margherira Guidacci e di Cristina Campo

Dagli scritti della Pieracci Harwelli emerge un modo nuovo di affontare la letteratura non solo attraverso i documenti e gli studi ma le testimonianze.

Hai ragione , cara Lydia, la Pieracci si circonda di un entourage di  intellettuali  fortissimi, di terziari, filosofi, letterati in un periodio in cui era importante che la cultura avesse un volto, evidentemente  dobbiamo continuare così. Questa è  una grande lotta, una grande ragione di resistenza in un mondo che offusca le Personalità