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18 giugno 2024

GUBINELLI DISEGNA IL SILENZIO LEOPARDIANO

di Lydia Tarsitano

DALL’ASTRATTISMO GEOMETRICO AL LIRISMO DEI COLORI: GLI AUTOGRAFI DI LEOPARDI INCORAGGIANO LA RICERCA MATURA DELL’ARTISTA

Esposte a Napoli, alla nazionale , una serie di opere su carta di Paolo  Gubinelli rielaborazione dei più  celebri manoscritti leopardiani, conservati nella biblioteca napoletana. La mostra, che stupisce ed emoziona, è la storia della lunga meditazione di Gubinelli sui versi di Giacomo.
Lampi di colore  illuminano versi famosi  dell’ Infinito, di A Silvia, del Tramonto della Luna e di altri  canti del grande poeta,  delicate macchie acquarellate riempiono  le pagine  vergate dalla scrittura minuta ed ordinata di  Leopardi creando nuove suggestioni. “Ho provato una grande emozione – commenta  Paolo  Gubinelli –  incidendo e colorando queste carte con i manoscritti di Giacomo, sento la parola dei canti che entrano nel mio silenzio.”


L’ artista maceratese dagli anni 90′ si accosta alla poesia  come fonte e finalità di creazione artistica ed approda ad esiti di più ampia libertà rompendo gli schemi  astratti geometrizzanti dei maestri di riferimento Fontana,  CastellaniManzoni, D’Orazio . Nell’ incontro con i maggiori poeti italiani la ricerca  sulla luce, sullo spazio e sulla struttura si traduce in forme dense di  lirismo e negli ultimi anni riceve  nuovi stimoli dal dialogo constante [dal 2016] con Giacomo Leopardi che arricchisce la sperimentazione e lo spinge verso nuovi percorsi. La scelta della carta bianca diviene essenziale, ma supera lo spazio, è materia poetica tracciata dai pastelli colorati che scorrono inseguendo la scrittura, che assume a volte forma di movimenti geometrici, altre di echi che fanno sentire la loro voce fuori delle linee; gesti acquerellati, dalle luminose trasparenze , sfumano  il segno geometrico  in incisioni appena accennate … mentre le parole dei canti trasmettono quel “fare Infinito” che leopardi ci ha trsmesso.

Paolo Gubinelli


Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca. Ha suscitato l’interesse di importanti critici come Giulio Carlo Argan, , Massimo Bignardi, Enrico Crispolti, Michele Sovente
Antonio Paolucci, e di poeti tra cui Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Alberto Bevilacqua, Elio Pecora e molti altri.

NAPOLI, BIBLIOTECA NAZIONALE  VITTORIO EMANUELE III 

18 giugno al 23 luglio,

visite gratuite senza prenotazione dal lunedì al venerdì alle ore 12.00 e alle ore 17.00 (venerdì unico turno alle ore 12.00).

INAUGURAZIONE 18 giugno, ore 16.30

SALUTI
Silvia Scipioni
Direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli

INTERVENGONO
Novella Bellucci
Sapienza, Università di Roma
Fabiana Cacciapuoti
Centro Nazionale Studi Leopardiani
Raffaele Gaetano
Saggista
Antonello Tolve
Accademia di Belle Arti Napoli