AL VIA #GREEKSCHOOLS LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO LUNEDI 18 GENNAIO DALLE 9 LA DIRETTA ONLINE
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FLASH da Cultura “Fuoricampo”
POESIA CON PREMIO NAPOLI
L’ALGORITMO E’ LA CHIAVE PER LEGGERE I PAPIRI NON SROTOLATI
LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI ACQUISISCE NUOVA LETTERA AUTOGRAFA DI LEOPARDI
CHIUDE LA MOSTRA DI CODICI PURPUREI
NAPOLI CITTÀ DELLA CONVERSAZIONE
In mostra alla Biblioteca Universitaria Di Napoli immagini e documenti che prendono spunto dalla missione archeologica italiana a Tell Barri. Dallo scavo alle antiche mappe ai diari di viaggio Inaugurazione mercoledì 12 gennaio alle 10,30. La mostra è visitabile fino al 9 febbraio.
Il sito di Tell Barri faceva parte in antico della Mesopotamia, e più precisamente di quell’area, compresa tra Tigri ed Eufrate, nota col nome di Giazira, densamente abitata per le favorevoli condizioni ambientali e climatiche. In occasione della mostra la biblioteca Universitaria di Napoli espone alcuni antichi e preziosi documenti:
APRE FINALMENTE AL GRANDE PUBBLICO IL SITO DI ETÀ ROMANA, SEPOLTO DALL’ERUZIONE DEL VESUVIO, TRA I PIU’ SUGGESTIVI DELLA COSTIERA AMALFITANA.
Dal primo agosto è visitabile tutti i giorni, dal lunedì alla domenica. L’orario d’ingresso è il seguente: 9.00- 21.00. Il ticket costa 15 euro (ACQUISTA online i biglietti ).
di Michele Faiella
La Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile, in particolare un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo; il sito, di cui si conoscono le origini sin dal 1758 ha rivisto la luce dopo due importanti campagne di scavo (2003/2006; 2015/2016) condotte non senza difficoltà, in particolar modo per il reperimento dei fondi per il restauro. I dettagli del restauro e le iniziative per la valorizzazione e fruizione del sito sono stati illustrati, nei giorni scorsi, in un incontro a Palazzo Ruggi D’Aragona sede della Soprintendenza ABAP di Salerno.
A Napoli un percorso archeologico nel sottosuolo per scoprire i misteri nascosti nei sotterranei del celebre Maschio Angioino; a partire da sabato 15 aprile visite guidate e tematiche dall’antica Roma al periodo aragonese e rinascimentale.
di redazione
E’ proprio un viaggio nel tempo negli antri del Maschio Angioino tra storia e leggende per scorgere le numerose fasi di costruzione che nel corso dei secoli si sono susseguite e sovrapposte nell’area del duecentesco Castel Nuovo nel centro della città di Napoli. La discesa consentirà a tutti i visitatori di avvicinarsi all’importante patrimonio archeologico della città di Napoli, iniziando dalle vestigia dell’antica Roma, fino a giungere all’area della Napoli rinascimentale di Alfonso I, detto il Magnanimo, e del figlio-successore Ferrante d’Aragona. Si potrà percorrere la zona sottostante le sale dell’Armeria aragonese, dove si potranno ammirare, oltre ai resti archeologici, anche una delle sezioni geologiche meglio preservata nel centro storico della città, costituita da depositi piroclastici delle eruzioni esplosive del Vesuvio e dei Campi Flegrei.
Le serate estive si aprono alla cultura: anche questa estate molti dei Musei italiani spalancano le loro porte dopo il tramonto e offrono al visitatore una possibilità diversa di vivere i luoghi della cultura, in una suggestiva cornice notturna. Il progetto del MiBACT prevede concerti, rappresentazioni teatrali e visite guidate .
Il binomio trasporto-cultura per valorizzare il Parco Archeologico di Cuma, tutta l’estate un treno da Napoli con convogli speciali per raggiunge comodamente i luoghi del mito virgiliano e visitare l’Antro della Sibilla ed i templi di Apollo e Giove
della redazione
A Cuma in poco più di 40 minuti fino al 30 ottobre 2016 direttamente dalla stazione di Napoli-Montesanto, nel cuore del centro storico della città. In questo modo il pubblico con un biglietto integrato di 6 euro, utilizzando le linee flegree (Cumana e
Fino al 29 giugno per ammirare gli enormi dipinti istallati nelle strade della cittadina caudina in occasione della la Festa del Corpus Domini di Lydia Tarsitano
Un’ occasione per conoscere il territorio campano, tra tradizioni, storia e fede . Nella verdeggiante Valle Caudina una festa nata per celebrare il Corpus Domini, si è mantenuta viva lungo i secoli, giungendo quest’anno al centesimo anniversario. Montesarchio, conosciuta per la sua rocca ed il castello di origini longobardi, rinnova una tradizione unica in tutta la regione Campania, realizzando per accogliere la processione del SS. Sacramento, tra strade e piazze i caratteristici Altari: Si tratta di veri e particolari allestimenti scenografici che coinvolgono tutto il territorio in una sorta di disfida tra le contrade a chi crea l’ Altare più bello. Artisti locali si cimentano in dipinti spettacolari raffiguranti episodi tratti dai vangeli, dal vecchio testamento e dalla vita dei santi, che vengono abbelliti con giardini e fontane, perché non deve mai mancare l’acqua fonte di vita e purificazione. Per il centenario sono stati realizzati ben 22 quadri che a differenza del passato, si potranno ammirare sino a domenica prossima 29 giugno inoltre l’evento è stato inserito nell’ambito della programmazione semestrale del Caudium Festival.Visitando l’antica cittadina, ricca di storia. le origini risalgono al periodo sannita, si può scoprire il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, situato proprio all’interno della famosa rocca, che nel periodo in cui fu un carcere borbonico, accolse l’illustre patriota Carlo Poerio. Tra le varie attrattive di Montesarchio, la cucina e le tradizioni enogastronomiche.
Il Colosseo si tinge dei colori della scrittura per ripercorrere le tappe della storia e dell’evoluzione del libro, e ricreare il clima delle biblioteche dell’antichità.
di Roberta Formisano
Un viaggio alla riscoperta della lettura e della conoscenza nel mondo greco-romano: la mostra La biblioteca infinita. I luoghi del sapere nel mondo antico restaaperta a Roma al Colosseo dal 14 marzo al 5 ottobre 2014. Gli ambulacri dell’anfiteatro romano, infatti, si riempono di “armaria, le antiche librerie dove venivano sistemati i rotoli di papiro accompagnano il percorso dell’esposizione, curata da Rossella Rea e Roberto Meneghini e divisa in 7 sezioni che permettono attraverso più di 120 tra affreschi, statue, rilievi e supporti di scrittura, di rivivere la trasmissione della conoscenza nell’antichità, dall’età ellenistica al tardo antico. La mostra trae a ispirazione dai recenti scavi archeologici, che hanno portato alla luce nel 2008, gli “auditoria” di Adriano a piazza Madonna di Loreto, e ad altri interessanti ed inediti nel “templum Pacis”, lungo via dei Fori Imperiali. Si tratta di due emblematici spazi pubblici della Roma antica, ancora oggi significativi per comprendere la vita culturale della capitale: gli “auditoria”, un insieme di sale destinate all’ascolto di pubbliche letture; e il
Ercolano in Spagna: dal 17 ottobre una grande mostra sulla lettura e scrittura degli antichi romani
di Lydia Tarsitano
Un preziosissimo papiro carbonizzato, della lunghezza di circa quattro metri, salvatosi dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo e interamente srotolato, conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli è una delle rarità partita per la Spagna per la grande mostra «Villa dei Papiri» che il 17 ottobre sarà inaugurata a Madrid, nel salone principale della «CasadelLector», sede della Fondazione iberica «Germán Sánchez Ruipérez», che da oltre