Archive for ‘Teatro’

14 gennaio 2023

LA TRADIZIONE E’ SEMPRE UN PROFONDO TRADIMENTO.

Incontro con Enzo Moscato a cura del Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo

15 Maggio 2022

NAPOLI IN SCENA

di Lydia Tarsitano

| ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE PER LA PRIMA VOLTA IN MOSTRA AUTOGRAFI E DOCUMENTI ORIGINALI DI  D’ANNUNZIO, PATRONI GRIFFI, NINO TARANTO, VIVIANI, SCARPETTA.

Dal 17 maggio sarà possibile a Napoli provare l’emozione di entrare nello studio di Nino Taranto aperto al pubblico  alla Biblioteca Nazionale  in occasione della mostra NAPOLI IN SCENA, che si inaugura alle ore 16. Le testimonianze della straordinaria carriera di Nino Taranto sono le ultime acquisizioni in ordine di tempo pervenute alla Biblioteca Nazionale che ha allestito una sala dedicata all’artista con la scrivania gli arredi  ed i libri provenienti dal suo studio. Foto di scena e sul set, copioni manoscritti, bozzetti, locandine, programmi di sala sono i materiali di gran pregio del fondo.

NAPOLI IN SCENA consente anche per la prima volta di accostarsi  all’importante  patrimonio di opere e memorie del grande drammaturgo, regista e scrittore napoletano , Giuseppe Patroni Griffi, donato recentemente alla biblioteca, non ancora mostrato al pubblico a causa delle restrizioni imposte salla pandemia.  La Biblioteca napoletana è la depositaria dell’archivio personale  di uno dei  grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento: racconti, romanzi, copioni, sceneggiature cinematografiche, lettere, manifesti cinematografici e teatrali, e l’ingente raccolta di foto di scena e scatti privati, di grande interesse, una straordinaria galleria di immagini popolata dai tanti interpreti che hanno calcato i palcoscenici e i set cinematografici nell’arco di quarant’anni.

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27 marzo 2019

PAESE MIO BELLO L’ITALIA CHE CANTAVA E CANTA

NUOVO APPUNTAMENTO IN FLORIDIANA CON LELLO GIULIVO, GIANNI LAMAGNA, ANNA SPAGNUOLO E PATRIZIA SPINOSI

di Lydia Tarsitano


“Quattro voci in una” per tutta la musica dalla tradizione classica partenopea al tango argentino ai ritmi etnici.


Paese mio bello l’Italia che cantava e canta” nuovo appuntamento il 13 aprile alle 18,30. Dopo il successo della prima napoletana il 9 marzo nella storica chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi ,con l’obiettivo di sostenerne la riapertura al pubblico, il concerto-spettacolo sceglie un’altra splendida location, la Floridiana, dove gli artisti si esibiranno nell’auditorium .

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5 marzo 2019

DEBUTTA PAESE MIO BELLO L’ITALIA CHE CANTAVA E CANTA

LELLO GIULIVO, GIANNI LAMAGNA, ANNA SPAGNUOLO E PATRIZIA SPINOSI: “QUATTRO VOCI IN UNA” PER TUTTA LA MUSICA DALLA TRADIZIONE CLASSICA PARTENOPEA AL TANGO ARGENTINO, AI RITMI ETNICI

di Lydia Tarsitano

Il 9 marzo prima napoletana del concerto- spettacolo nella storica chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi con
l’obiettivo di sostenerne la riapertura al pubblico

Paese mio bello l’Italia che cantava e canta” è un mix di emozioni , di suggestioni del passato e di ricerca musicale che guarda al futuro. I quattro protagonisti , Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi,  hanno voluto suggellare  gli oltre quarant’anni di esperienza professionale e condividerli con il pubblico: fermare nel tempo  storie vissute, sensazioni, successi , delusioni, dando vita ad una sperimentazione nuova all’insegna del ritornare a cantare insieme.

8 agosto 2018

TORNANO SERE D’ESTATE AL MUSEO

IL PATRIMONIO CULTURALE SOTTO LA LUCE DELLE STELLE OFFRE UNA SUGGESTIVA ED INEDITA CORNICE NOTTURNA PER  TRASCORRERE LA SERATA

 

Reggia di Caserta

Musei, parchi, siti  archeologici, monumenti tornano ad animarsi nelle calde sere d’estate proponendo al pubblico concerti, proiezioni, rappresentazioni teatrali e visite guidate

Dal 2016  con continuità e successo di pubblico molti  Musei italiani propongono durante l’estate  una serie di aperture straordinarie nelle ore notturne. Un appuntamento per turisti e cittadini che possono assistere ad eventi musicali e teatrali o semplici, ma inusuali, percorsi di visita guidata.

Alcuni appuntamenti in programma:

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8 novembre 2017

Donna Giovanna in scena alla Biblioteca Marucelliana

Presso il prestigioso Salone Monumentale della Biblioteca Marucelliana di Firenze, sarà per la prima volta messa in scena l’innovativa pièce teatrale in cinque atti di Menotti Lerro “Donna Giovanna. L’ingannatrice di Salerno”; l’appuntamentoil  25 novembre alle ore 16.00

di Lydia Tarsitano

L’evento, voluto e sponsorizzato dalla stessa Biblioteca Marucelliana, sarà per l’occasione allestito dall’associazione culturale ‘Live Art’ di Marco Paoli (regista e attore). Oltre a Paoli parteciperanno come attori Sabrina Mallano (nel ruolo di protagonista), Massimiliano Boretti, Sara Margheri, Matteo Lucii, Lara Bianchi, Giulio Hasanaj e Sonia Benedetto; organizzazione e promozione gestita da Barbara Paparusso. Dopo la rappresentazione l’autore porterà i propri saluti per poi proseguire con un aperitivo offerto dalla Biblioteca.

La commedia scritta da Menotti Lerro nel 2015, pubblicata poi in versione multilingue nel 2016 e riscritta come libretto d’opera nel 2017, innova radicalmente la figura mitica del Don Giovanni – inventata nel ‘600 da Tirso de Molina – che muta da soggetto maschile eterosessuale a soggetto femminile bisessuale determinando una vera e propria rivoluzione culturale. Donna Giovanna, infatti, pur essendo sposata con un nobiluomo campano, sente improvvisamente un irrefrenabile impulso verso il suo stesso sesso, lasciandosi trasportare e mettendo in atto i suoi propositi di seduzione a qualsiasi costo. A differenza però di tutti i Don Giovanni che hanno calcato il palcoscenico in passato – che si caratterizzano per la loro propensione all’azione –, il personaggio di Lerro scopre per la prima volta una forte dimensione introspettiva, caratteristica certamente tipica del mondo femminile. Per la prima volta la seduzione più selvaggia, cinica e fanfaronesca viene affidata ad una donna che innova il sentire e le modalità di azione di un mito sempre moderno, ma pronto a cambiare il suo sentire e le sue maschere in linea con i mutamenti della società. La commedia è stata apprezzata da importanti critici contemporanei, tra cui il filosofo Umberto Curi (noto, tra l’altro, per il suo saggio sul Don Giovanni pubblicato da Mondadori), Giorgio Bàrberi Squarotti che ha parlato di “commedia teatrale geniale e innovativa”. Inoltre il testo è stato presentato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano; la Biblioteca Nazionale di Napoli; l’Instituto Cervantes di Napoli; il Reale Collegio di Spagna a Bologna; l’Archivio Storico di Palermo; il Liceo Artistico di Brera; la Biblioteca Nazionale di Potenza; diverse gallerie d’arte di Milano; la Biblioteca Marucelliana di Firenze; l’Archivio di Stato di Salerno; la storica Libreria di Bocca di Milano (in tale occasione tre Maestri delle arti pittoriche e scultoree come Alessandro Russo dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Filippo Panseca e Gino Masciarelli, hanno esposto la propria interpretazione del nuovo personaggio); la Biblioteca Provinciale di Salerno; quest’ultima è stata invitata dalla Biblioteca Pùblica di Siviglia, insieme all’autore, per un simbolico incontro tra i due personaggi (Don Giovanni-Donna Giovanna) e tra le due città (Siviglia Salerno). A Firenz, quindi,  si celebra un altro momento significativo della storia del personaggio che approda per la prima volta sulla scena in un luogo di assoluto prestigio

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8 novembre 2017

La stagione del Trianon di Napoli apre con il ritorno al teatro di Carlo Buccirosso

01_03Il pomo della discordia , Giovedì 9 novembre, alle 21, è il primo dei sedici spettacoli  della ricca stagione teatrale del Trianon Viviani, la storica sala del caratteristico quartiere Forcella, con la partecipazione di Maria Nazionale

di Paolo Animato

Reduce dal successo cinematografico di Ammore e malavita dei Manetti bros, il noto attore partenopeo, Carlo Buccirosso. è ora l’autore, regista e interprete de Il pomo della discordia, che il teatro del popolo diretto da Nino D’Angelo pone in apertura del cartellone, a ridosso del compleanno della sala, inaugurata l’8 novembre 1911 da Vincenzo Scarpetta al debutto come Felice Sciosciammocca nel classico paterno Miseria e nobiltà.

La commedia, in due atti, attualizza comicamente il mito greco del pomo di Achille per affrontare il drammatico tema dell’omofobia. La storia di Eris, dea della discordia, che creava dissapori e contrasti tra tutti i presenti a un banchetto al quale non era stata invitata, diventa la metafora della festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille Tramontano e all’insaputa del padre Nicola perché questi finge di non sapere dell’omosessualità del figlio e fatica ad accettarne la scelta di sessualità.

«A capo di una normale famiglia benestante, il mio personaggio Nicola – spiega Buccirosso – è rammaricato dei gusti sessuali del figlio e, non riuscendo ad accettare la situazione, si inalbera, trovandosi così solo contro tutti, a partire dalla moglie Angela che difende a spada tratta Achille. Con questa storia volevo dimostrare come può essere umana la paura di un padre: anche io potrei reagire come lui, senza per questo essere omofobo».

Angela è Maria Nazionale, che debuttò come attrice proprio al Trianon nell’Eden teatro di Viviani, diretto da Roberto De Simone, lo spettacolo che riaprì quindici anni fa la storica sala di Forcella, in precedenza mortificata a cinema a luci rosse. Nella commedia interpreta anche due canzoni.

Il pomo della discordia vede in scena anche Monica Assante di Tatisso (Adelina), Giordano Bassetti (Achille), Claudiafederica Petrella(Francesca, sorella di Achille), Elvira Zingone (Sara, prima e unica fiamma al femminile della tormentata adolescenza di Achille), Matteo Tugnoli(Cristian, il fidanzato di Achille che da anni bazzica in casa Tramontano spacciandosi per il compagno di Francesca), Mauro de Palma (l’estroso trasformista Manuel), Peppe Miale (l’avv. Oscar D’Ambrosio, il bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille), Fiorella Zullo (Marianna Formisano, garbata psicologa di famiglia) e Gino Monteleone (l’avv. Zambrano).

Prodotta da Ente teatro Cronaca Vesuvioteatro, la commedia è firmata per le musiche da Sal Da Vinci. Le scene sono di Gilda Cerullo eRenato Lori; i costumi di Zaira de Vincentiis. Luci di Francesco Adinolfi. Aiuto regia Martina Parisi. La produzione esecutiva è curata daAlessandro Alfieri, mentre l’organizzazione da Geppi Liguoro.

Il pomo della discordia andrà in scena al Trianon Viviani tutti i giorni da giovedì 9 a lunedì 13 e poi da giovedì 16 a domenica 19, sempre alle 21, tranne nei festivi in cui è programmato alle 18.

Lo spettacolo di Buccirosso apre il cartellone del teatro che, con i suoi sedici spettacoli, stabilisce un significativo incremento dell’offerta (l’anno scorso la programmazione si componeva di dieci titoli). «Abbiamo messo insieme il teatro più tradizionale con quello più contemporaneo – afferma il direttore artistico Nino D’Angelo – con l’obiettivo per il futuro di diventare un teatro che produce i suoi spettacoli attraverso serî laboratori curati da attori e registi veri, che aiutano i giovani, soprattutto dei quartieri difficili, a inserirsi nel mondo del teatro e della musica; e ospitare compagnie che faticano a trovare spazio nei cartelloni di altri teatri».

Il teatro del popolo propone una nuova formula di abbonamento: sette spettacoli a scelta tra i sedici della programmazione. Gli abbonamenti possono essere acquistati presso il botteghino del teatro (aperto tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19; la domenica dalle 10 alle 14), o nelle prevendite convenzionate riportate nel sito istituzionale www.teatrotrianon.org. I prezzi partono da 100 eur

 Il cartellone stagione 2017-2018;

 

10 luglio 2017

Un Patrimonio culturale della città: Il Teatrogruppo di Salerno

Il Teatrogruppo ha lasciato memoria di sé non solo entro i termini di una ricostruzione storica della vita culturale della città, ma anche in filoni di ricerca e approfondimento , si tratta di un patrimonio culturale  di vasto spessore che va salvaguardato e trasmesso: le iniziative della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, il primo appuntamento mercoledì 12 luglio 2017 ore 19

di Michele Faiella

Tra la fine degli anni 60 e per buona parte del decennio successivo, il Teatrogruppo svolse una vasta attività culturale che ottenne significativi riconoscimenti nazionali e internazionali.In quel contesto cittadino animato da un vivissimo fermento culturale, in cui tra l’altro era forte il dialogo dell’Università con la città, si svolsero quattro edizioni della Rassegna Internazionale di Teatro “Nuove Tendenze”, e a dirigere quelle rassegne furono chiamati elementi di spicco nel panorama culturale italiano: Giuseppe Bartolucci, Filiberto Menna e Achille Mango.

Proprio in quegli anni il Teatrogruppo si mosse tra sperimentazione teatrale, ripresa critica delle esperienze nazionali di folk revival, ricerca sul campo dei patrimoni di musica popolare in aree geografiche quali il Cilento, l’Agro-Nocerino-Sarnese e l’Irpinia delineando un campo di indagine e sperimentazione tra musica, teatro e fotografia. Il teatro di ricerca, il teatro di strada, il teatro di animazione con i  bambini, gli spettacoli e le produzioni musicali come i due LP, con lo straordinario contributo grafico e vocale di Gelsomino D’Ambrosio sulla musica popolare della Provincia di Salerno e Avellino, sono stati gli aspetti più significativi del Teatrogruppo di Salerno.

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25 aprile 2017

Totò che tragedia!

Prima assoluta del recital dei Virtuosi di San martino al teatro Trianon di Napoli  il 27 e 28 aprile

di Paolo Animato

i virtuosiIl recital, ideato e interpretato dai Virtuosi di San Martino (Premio Ciampi 2014), lavora sulla rivisitazione di materiale di repertorio attingendo alla tradizione della canzone popolare degli anni trenta e occhieggiando in maniera trasversale alla musica colta e al teatro, tra avanspettacolo e opera.

Nel loro omaggio a Totò, i Virtuosi affrontano il repertorio dell’attore – considerato anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti italiani – scoprendone il mondo privato e la storia sentimentale poco nota con la ballerina Liliana Costagliola. Il tragico epilogo del suo tormentato amore fa da contraltare drammatico alla potenza comica del grande attore.

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25 gennaio 2017

‘O vico al Trianon nel nome di Raffaele Viviani

vivianiNello storico teatro napoletano  da Venerdì 27 gennaio (ore 21) Nello Mascia e gli  Attori indipendenti  portano in scena ‘O vico il primo atto unico di Viviani, scritto  cento anni fa (nel 1917) .

di Paolo Animato

Lo spettacolo è  prodotto e interpretato dagli Attori indipendenti, una corposa squadra di artisti composta da Cloris Brosca, Paola Cannatello, Rosaria De Cicco, Gianni Ferreri, Franco Iavarone, Nello Mascia, impegnato anche alla regia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Marianna Mercurio, Ciccio Merolla e Francesco Paolantoni.

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