Archive for ‘Mostre bibliografiche’

15 dicembre 2022

RICORDI, PENSIERI E PAESAGGI DELL’ORIENTE

di Chiara Masiello

Un’esplorazione nei fondi della Biblioteca nata da un progetto di ricerca con la Missione Archeologica Italiana a Tell Barri (Siria).Vi aspettiamo per visitarla dal 15 dicembre 2022 al 28 febbraio 2023.

Stamattina l’inaugurazione nella Biblioteca Universitaria di Napoli di una mostra che vi farà viaggiare… Ricordi, pensieri e paesaggi dell’Oriente (XV-XIX sec.). Un’esplorazione nei fondi della Biblioteca Universitaria di Napoli nasce da un progetto di ricerca tra la Biblioteca Universitaria di Napoli e la Missione Archeologica Italiana a Tell Barri (Siria) diretta dalla Prof.ssa Raffaella Pierobon Benoit.
La collaborazione tra i due enti, nata in occasione della mostra Tell Barri/Kahat (Giazira) 1980-2010. Storia e Storie di uno scavo archeologico – Dalle antiche mappe ai diari di viaggio (12 gennaio-24 marzo 2022), è volta ad approfondire il tema della scoperta dell’Oriente, indagando in particolare l’interesse che il mondo culturale napoletano ha manifestato per le civiltà vicino orientali. A tal fine è stata effettuata una ricognizione delle pubblicazioni sul tema presenti nella Biblioteca Universitaria che, per caratteristiche istituzionali e storiche, rappresenta un campione adeguatamente rappresentativo.


I volumi selezionati sono organizzati in quattro sezioni“Ricordi”, memorie e diari di viaggio degli Europei che hanno visitato l’Oriente; “Pensieri”, considerazioni storiche, politiche, etnografiche degli stessi viaggiatori o di studiosi senza esperienza diretta dei luoghi; “Paesaggi”, ambiente naturale, vedute, monumenti e rovine archeologiche; “Itinerari”, rotte per raggiungere dall’Europa i paesi lontani ed i percorsi verso le località di interesse, sezione corredata da documentazione fotografica che dal passato porta ai nostri giorni.

Le pubblicazioni esposte risalgono ad epoche diverse, tra XV e XIX secolo: dalla Claudii Ptholemei Alexandrini philosophi Cosmologia, rarissimo incunabolo del 1478, alla guida turistica di Palestina e Siria dell’editore tedesco Baedeker nella traduzione francese del 1906.
Gli atlanti e le opere geografiche partono dalla Tabula Peutingeriana nell’edizione a stampa del 1598 fino all’Atlante di geografia moderna di Giuseppe Rodini, stampato a Napoli nel 1860; da segnalare anche l’Atlas pour servir au voyage dans l’empire Othoman (1800/01) di Guillaume-Antoine Olivier, ricco di mappe e di tavole botanico-zoologiche.
A rappresentare la letteratura di viaggio, le memorie di Pietro della Valle (1672), Alfonso Lamartine (1853, 1859), Cristina di Belgioioso (1858), il visconte di Marcellus (1841).
Tra le trattazioni storiografiche due grandi successi editoriali: Histoire de l’etat present de l’empire Ottoman (1670) di Paul Rycaut, e Memorie istoriche de monarchi ottomani (1673) del veneziano Giovanni Sagredo. A documentare il rapporto tra paesaggio ed esplorazioni: il Voyage au Levant (1714) di Cornelis de Bruyn con le sue splendide tavole; la monumentale Flora Orientalis di Edmond Boissier (1867-88); i Monuments modernes de la Perse (1867), rara opera sull’architettura persiana di Xavier Pascal Coste; Nineveh and Babylon (1867) con il resoconto della seconda missione archeologica di Austen Henry Layard in Assiria.

Nel mese di febbraio 2023 si svolgerà un ciclo di incontri di approfondimento e confronto sui temi della mostra.


15 ottobre 2022

NAPOLI IN SCENA VIVIANI

di Lydia Tarsitano

PRESENTAZIONE DEL CATALOGO : PROEZIONE IN ANTEPRIMA DEL DOCUMENTARIO VIVA VIVIANI. INTERVERRA’ IL REGISTA MARIO MARTONE. ULTIMI GIORNI PER VISITARE LA  MOSTRA (fino al 31 ottobre)

Dagli archetipi sei e settecenteschi, dalla prima iconografia di Pulcinella, al mondo del palcoscenico dell’Ottocento e del Novecento: la mostra NAPOLI IN  SCENA , la storia  del teatro napoletano illustrata attraverso uno sguardo sintetico alle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli,  trova una nuova narrazione nel catalogo edito recentemente dalla  artem che si arricchisce di testimonianze  dirette e contributi di approfondimento.

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15 Maggio 2022

NAPOLI IN SCENA

di Lydia Tarsitano

| ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE PER LA PRIMA VOLTA IN MOSTRA AUTOGRAFI E DOCUMENTI ORIGINALI DI  D’ANNUNZIO, PATRONI GRIFFI, NINO TARANTO, VIVIANI, SCARPETTA.

Dal 17 maggio sarà possibile a Napoli provare l’emozione di entrare nello studio di Nino Taranto aperto al pubblico  alla Biblioteca Nazionale  in occasione della mostra NAPOLI IN SCENA, che si inaugura alle ore 16. Le testimonianze della straordinaria carriera di Nino Taranto sono le ultime acquisizioni in ordine di tempo pervenute alla Biblioteca Nazionale che ha allestito una sala dedicata all’artista con la scrivania gli arredi  ed i libri provenienti dal suo studio. Foto di scena e sul set, copioni manoscritti, bozzetti, locandine, programmi di sala sono i materiali di gran pregio del fondo.

NAPOLI IN SCENA consente anche per la prima volta di accostarsi  all’importante  patrimonio di opere e memorie del grande drammaturgo, regista e scrittore napoletano , Giuseppe Patroni Griffi, donato recentemente alla biblioteca, non ancora mostrato al pubblico a causa delle restrizioni imposte salla pandemia.  La Biblioteca napoletana è la depositaria dell’archivio personale  di uno dei  grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento: racconti, romanzi, copioni, sceneggiature cinematografiche, lettere, manifesti cinematografici e teatrali, e l’ingente raccolta di foto di scena e scatti privati, di grande interesse, una straordinaria galleria di immagini popolata dai tanti interpreti che hanno calcato i palcoscenici e i set cinematografici nell’arco di quarant’anni.

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30 aprile 2022

I LIBRI E LA SCIENZA

di Chiara Masiello

AUTORI ED IMMAGINI NELLE COLLEZIONI STORICHE DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI NAPOLI: 4 maggio – 7 giugno 2022

Un viaggio nella scienza attraverso le straordinarie e raffinate illustrazioni dei libri dal 500 in poi. La mostra “I libri e la scienza: Autori e immagini nelle collezioni storiche della Biblioteca Universitaria di Napoli”, curata da Maria Cristina De Crescenzo, presenta una selezione di straordinari testi che vanno da XV al XVIII secolo, dal Rinascimento, il secolo d’oro dell’arte e della cultura, fino al secolo dei Lumi. Una documentazione dell’indagine scientifica volta alla conoscenza della Natura e dell’Universo: strumenti di studio, testimoni dell’antico e profondo rapporto tra il Libro e la Scienza.
La mostra si inauguar il 4 maggio alle ore 10.30 alla BUN con gli interventi di Maria Lucia Siragusa, direttore della BUN, Maria Filippone, vice sindaco del Comune di Napoli e Antonio Borrelli, studioso di Storia della Scienza

Il percorso espositivo è delineato da autori che hanno segnato l’evoluzione del pensiero e del sapere scientifico, con opere di Scienze Naturali, Botanica, Medicina, Astronomia, Cosmologia, Geografia e con edizioni afferenti alle discipline tecniche governate dalla Matematica, come l’Architettura, l’Ingegneria, la Meccanica.
Un viaggio nella Scienza attraverso libri che – a corredo della descrizione testuale – racchiudono straordinarie e raffinate illustrazioni. Testimonianza della fondamentale importanza che, soprattutto nel Rinascimento, acquisì la raffigurazione artistica come mezzo di divulgazione del sapere scientifico.
Dal 1500, con la diffusione della stampa, la riproduzione delle osservazioni ad vivum si affermò, infatti, come un nuovo genere artistico. L’arte svelò e riprodusse i segreti della Natura. L’illustre scienziato Ulisse Aldrovandi, ad esempio, impose ai suoi collaboratori di realizzare grandi tempere, accuratamente colorate, per accompagnare i testi.
In mostra, opere celebri ed eterne: fra tutte, il Sidereus Nuncius, del 1610, di Galileo Galilei, che, con la costruzione del cannocchiale, rivoluzionò le teorie aristotelico-tolemaiche, tracciando un nuovo percorso per la Scienza e per il cammino dell’Uomo.
Sono presentati inoltre testi preziosi che concernono l’osservazione accurata della Natura, come la Historiae Animalium di Conrad Gessner, la De Historia stirpium di Leonhart Fuchs, il De re metallica di Georgius Agricola, il Corso geografico universale di Vincenzo Maria Coronelli e l’erbario manoscritto Praecipuae plantae di Liberato Sabbati.
Una sezione espositiva documenta il grande fervore culturale di scienziati napoletani e meridionali, come Ferrante Imperato, Fabio Colonna, Domenico Cirillo, Giuseppe Saverio Poli, che hanno contribuito all’affermazione di Napoli quale grande centro europeo della ricerca naturalistica.

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11 dicembre 2019

LEONARDO E IL RINASCIMENTO NEI CODICI NAPOLETANI

LA DIFFUSIONE DELLA LEZIONE VINCIANA E RINASCIMENTALE NELL’ARCHITETTURA E NELL’INGEGNERIA DEL MEZZOGIORNO MODERNO IN MOSTRA A NAPOLI IMPORTANTI TESTIMONIANZE MANOSCRITTE, ICONOGRAFICHE E BIBLIOGRAFICHE, MOLTE MAI APPARSE IN PUBBLICO

di LydiaTarsitano

Inaugurazione  12 dicembre, ore 10, nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III. Fino al 13 marzo 2020

Il  Codice Corazza,  il famoso apografo vinciano del 600,  il Codice Fridericiano, apografo cinquecentesco del Trattato della Pittura,  e preziosi grafici di architettura e urbanistica inediti saranno in mostra a Napoli  alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III da giovedì 12 dicembre 2019  fino al 13 marzo 2020. L’evento si colloca in chiusura delle celebrazioni dei 500 anni dell’anniversario della morte di Leonardo da Vinci .

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21 novembre 2019

NAPOLI RICORDA FRANCESCO MASTRIANI

PROROGATA AL 24 GENNAIO 2020

UNA MOSTRA ED UN CONVEGNO ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA DELLO SCRITTORE LA CUI FAMA RAGGIUNSE L’AMERICA.

di lydia tarsitano

Anna Magnani nella Cieca di Sorrento

Precursore del Verismo, anticipatore della “questione meridionale”, scrisse il primo giallo italiano e fu trai primi autori in Italia del romanzo d’appendice .

Francesco Mastriani nacque a Napoli il 23 novembre 1819, tra gli scrittori napoletani fu certamente il più popolare. La sua scrittura appassionava il pubblico e trasmetteva emozioni molti suoi titoli furono dei veri e propri bestseller, come “La cieca di Sorrento” o la “Medea Di Portamedina”, e furono rappresentati con successo in teatro ed al Cinema. Fu uno scrittore profondamente napoletano e tale definizione non confinava la sua opera in una letteratura regionale ma aggiungeva una valenza in più a tutta la sua opera: apprezzato da Matilde Serao e Benedetto Croce,  fu riferimento per tutti i successivi scrittori partenopei. Precursore del Verismo, nei suoi scritti fu trai primi ad affrontare la “questione meridionale”, raccontò dei più umili e della Napoli di metà ottocento sfiduciata e derelitta: nella cosidetta “trilogia socialista” , infatti, I Vermi (1863), Le Ombre(1868) e I Misteri di Napoli (1869) ,descrisse una Napoli in cui miseria e malavita la facevano da padrona. Fu uno dei più notevoli romanzieri dell’Ottocento napoletano, versatile e prolifico, fu autore del primo giallo scritto in Italia, “Il mio cadavere” e non solo, Mastriani fu uno dei primi autori italiani del romanzo d’appendice, genere che ebbe grande fortuna in tutta Europa. Senz’altro gli va riconosciuto il merito di essere in Italia anticipatore del genere nel periodo preunitario con la pubblicazione a puntate sul periodico Omnibus della “Cieca di Sorrento” (1851). Nel 1876 quando iniziò la sua collaborazione col quotidiano  Roma, che pubblicò in “appendice” : il romanzo storico Nerone in Napoli, che fu da lui stesso drammatizzato e rappresentato con successo per molte sere al teatro Rossini. Da allora fino al 1891, anno della sua morte, i suoi romanzi furono quasi tutti pubblicati in appendice del Roma  .

In occasione dei 200 anni della nascita nel salone storico della Sezione Lucchesi Palli, verrà inaugurata ( venerdì 22 novembre ore 12) la mostra “Francesco Mastriani : Da Napoli a New York, dal giornale al dramma radiofonico” curata da Loredana Palma, con la collaborazione del personale della Sezione. In esposizione: autografi e rari, provenienti prevalentemente dalla Raccolta Mastriani e dalla collezione privata degli eredi del romanziere, da segnalare che per la prima volta sarà esposto il manoscritto autografo di La maschera di cera. Inoltre di grande interesse sono le rarissime prime edizioni esposte come quella della Cieca di Sorrento per la tipografia dell’Omnibus. Notevole anche quella de Il mio cadavere , ritenuto, appunto, il primo giallo all’ italiana

La mostra, che resterà aperta fino al 20 dicembre (dalle 9.30 alle 15.00, dal lunedì al venerdì- altri orari su prenotazione), tratteggia la multiforme produzione letteraria di Mastriani e ne evidenzia la popolarità, divenuta un’inesauribile fonte di ispirazione da Napoli a New York, per tanti che nel tempo, l’hanno rielaborata, riadattandola per il teatro, per il cinema e persino per il dramma radiofonico.

L’inaugurazione della mostra si inserisce in una giornata di studio alla Biblioteca Nazionale di Napoli venerdì che il 22 novembre 2019 dalle ore 9,00 ripercorre, a distanza di 200 anni dalla nascita, l’intensa attività di giornalista, romanziere e commediografo di Francesco Mastriani.
L’incontro introdotto da Gennaro Mantile e Emilio Mastriani vedrà alternarsi, moderati da Ermanno Corsi, giornalisti, studiosi, scrittori e storici. Seguirà una tavola Rotonda con Francesco Guardiani , Francesco D’Episcopo, Matteo Palumbo e Giuseppina Scognamiglio, conclude Pasquale Sabatino.

15 giugno 2019

L’ORIENTE IN MOSTRA

A NAPOLI MANOSCRITTI ORIENTALI PER SORPRENDERCI E STUPIRCI

di Lydia Tarsitano

 

In Italia dopo vent’anni il meeting dell’associazione europea dei bibliotecari del Medio Oriente

Corani splendidamente miniati , vere rarità come uno dei Corani più antichi risalente al 1100 ed una copia di una grammatica siriaca compilata a Napoli, libri di preghiere in armeno, corrispondenza tra il Papato e la Persia  del XVII secolo, in mostra a Napoli  in occasione del 41° MELCom International ,  si tratta  di uno straordinario  patrimonio  di Manoscritti proveniente dalle collezioni orientali della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III”, e dell’ Università di NapoliL’Orientale’ fino ad ora noto solo agli addetti ai lavori ed agli studiosi.

17 marzo 2019

IL CORPO DELL’ IDEA APRE A NAPOLI IL BICENTENARIO DELL’INFINITO

LA MOSTRA IMMAGINAZIONE E LINGUAGGIO IN VICO E LEOPARDI DA’ IL VIA IL 21 MARZO ALLE INIZIATIVE DEL COMITATO NAZIONALE ISTITUITO DAL MINISTERO PER I BENI CULTURALI

di Lydia Tarsitano

Un progetto affascinante che mette a confronto Vico e Leopardi in un dialogo a cui danno voce gli scritti originali de La Scienza Nuova e de Lo Zibaldone di pensieri, e da cui trapelano riflessioni e intenti affini ai due grandi pensatori .

 In Palazzo Reale di Napoli Lunedì – venerdì ore 10 – 17;  sabato, domenica e festivi 10-19; mercoledì chiuso. Ingresso libero

 

Giovedì 21 Marzo 2019 ore 16.00 si inaugura a Napoli, con una prolusione del leopardista Antonio Prete, la mostra “Il corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi“. In mostra si potrà ammirare una straordinaria e copiosa selezione di preziosi originali accompagnati da rari testi a stampa del’500 e 700, ed il pregiato Globo di Vincenzo Coronelli (1650 1718), tutti provenienti dalla Biblioteca nazionale di Napoli. Esposti gli autografi
di gran rilievo della Scienza Nuova di Giambattista Vico, de lo Zibaldone di pensieri, de le Operette Morali, de la Primavera,de lo Stratone da Lampsaco, de la Ginestra di Giacomo Leopardi. Un posto d’onore occupa l’Infinito: in mostra l’autografo scritto da Leopardi nel 1819 che l’autore ha tenuto con se fino alla morte e che consente una lettura di grande interesse delle correzioni e dei ripensamenti di Leopardi.
La mostra apre, infatti, le iniziative per il Bicentenario dell’ INFINITO indette dal Comitato nazionale (istituito lo scorso 30 gennaio dal Ministro dei Beni Culturali) nelle quali avrà un ruolo fondamentale la Biblioteca Nazionale di Napoli, luogo simbolo che conserva insieme alla prima stesura autografa della celebre lirica, il corpus delle Carte Leopardiane lasciate da Giacomo all’ amico Antonio Ranieri e pervenute nel 1907, dopo diverse dispute giudiziarie , alla biblioteca napoletana.

E’ una grande mostra che celebra il grande patrimonio culturale posseduto dalla città di Napoli e che testimonia il contesto di respiro internazionale nell’ottocento a Napoli , documentando  e ricostruendo storiograficamente l’influenza della cultura e degli studi meridionali sulla filosofia dell’Ottocento-Novecento e ancor più sulla ricerca nelle scienze umane.

7 dicembre 2018

OLTRE IL MANICOMIO: LA RICERCA DI SERGIO PIRO E LE LOTTE ANTI-ISTITUZIONALI IN CAMPANIA

A QUARANT’ANNI DALL’APPROVAZIONE DELLA LEGGE 180 DI RIFORMA PSICHIATRICA LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI DEDICA ALL’ EVENTO UNA MOSTRA FOTOGRAFICA E DOCUMENTARIA

di Lydia Tarsitano

foto ciro

Inaugurazione Martedì 11 dicembre, ore 16.30, dopo il saluto del direttore Francesco Mercurio, visita guidata alla mostra. PROROGATA fino al 16 marzo 2019.

 

A quarant’anni  dal 13 maggio 1978, data in cui il parlamento approvò la legge 180 di riforma psichiatrica, la Biblioteca Nazionale di Napoli allestisce  una interessante  mostra fotografica e documentaria, che ricostruisce  la storia  e le origini  della trasformazione culturale e sociale  che portò all’abolizione dei manicomi  ed ad un diverso approccio con la malattia psichiatrica.

Il percorso espositivo documenta le  prime  esperienze di  psichiatria alternativa  portate avanti a partire dagli anni sessanta da alcuni giovani psichiatri, trai questi per primi Franco Basaglia a Gorizia e Sergio Piro a Materdomini di Nocera Superiore (Salerno), la cui azione si rivelò determinante per spingere la classe politica ad approvare quella che sarebbe diventata più avanti la Legge 180.

La mostra offre uno spaccato della realtà campana, illustrando le denunce in campo psichiatrico di Sergio Piro  e della “comunità terapeutica” da lui organizzata a Materdomini ed evidenziando la risonanza che tali contestazioni trovano costantemente nella stampa locale  a partire dal quotidiano  Il Mattino  e dal quindicinale “La voce della Campania”, ma anche in quotidiani nazionali come l’Unità e Paese Sera, contribuendo a creare un’opinione pubblica attenta e critica nei confronti dell’istituzione manicomiale.

Largo spazio in  esposizione  trova la produzione scientifica di Sergio Piro che è sicuramente, assieme a Basaglia, la figura di maggiore spessore culturale del movimento di protesta e critica psichiatrica in Italia.  In mostra documenti di quegli anni ed una significativa  rappresentazione del reportage fotografico   fatto a Materdomini da Luciano D’Alessandro, durato tre anni  dal 1965  al 1968 e poi pubblicato nel volume Gli esclusi; foto che scossero l’opinione pubblica per la crudezza delle immagini e portarono al licenziamento dello stesso Piro da Materdomini.

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4 giugno 2017

Viaggio nel corpo umano nel tempo

locandinaLa Biblioteca Nazionale di Napoli torna a stupire esponendo nuove eccellenze conservate nelle sue collezioni. L’importante a mostra resta aperta tutta l’estate per consentire a napoletani e turisti di ammirare capolavori d’arte libraria e figurativa .

di Lydia Tarsitano

Un’intrigante navigazione nel corpo umano attraverso gli splendidi Atlanti Anatomici disegnati tra il XV ed il XIX secolo, incunaboli di grande bellezza, testi antichi  di straordinario valore dal punto di vista scientifico e bibliografico, alcuni esposti per la prima volta al pubblico. Apre la mostra la pregiata edizione veneziana (1495) del Fasciculus Medicinae   dell’anatomista viennese Joannes de Ketham,   considerato il più importante prontuario medico del XV secolo,   mentre lascia senza fiato   il manoscritto  secentesco del  medico e naturalista Joannes Van Heeck, corredato da un apparato iconografico senza uguali, con precise raffigurazioni anatomiche del corpo umano.

Pezzo forte dell’esposizione Il famoso Codice Corazza (1640) con  gli studi di  Leonardo Da Vinci riportati da Cassiano del Pozzo, esposto fino al mese scorso al museo di Donnaregina a Napoli per la mostra I Salvator Mundi, che ha attirato i maggiori esperti al mondo del genio vinciano.

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