Donna Giovanna in scena alla Biblioteca Marucelliana

Presso il prestigioso Salone Monumentale della Biblioteca Marucelliana di Firenze, sarà per la prima volta messa in scena l’innovativa pièce teatrale in cinque atti di Menotti Lerro “Donna Giovanna. L’ingannatrice di Salerno”; l’appuntamentoil  25 novembre alle ore 16.00

di Lydia Tarsitano

L’evento, voluto e sponsorizzato dalla stessa Biblioteca Marucelliana, sarà per l’occasione allestito dall’associazione culturale ‘Live Art’ di Marco Paoli (regista e attore). Oltre a Paoli parteciperanno come attori Sabrina Mallano (nel ruolo di protagonista), Massimiliano Boretti, Sara Margheri, Matteo Lucii, Lara Bianchi, Giulio Hasanaj e Sonia Benedetto; organizzazione e promozione gestita da Barbara Paparusso. Dopo la rappresentazione l’autore porterà i propri saluti per poi proseguire con un aperitivo offerto dalla Biblioteca.

La commedia scritta da Menotti Lerro nel 2015, pubblicata poi in versione multilingue nel 2016 e riscritta come libretto d’opera nel 2017, innova radicalmente la figura mitica del Don Giovanni – inventata nel ‘600 da Tirso de Molina – che muta da soggetto maschile eterosessuale a soggetto femminile bisessuale determinando una vera e propria rivoluzione culturale. Donna Giovanna, infatti, pur essendo sposata con un nobiluomo campano, sente improvvisamente un irrefrenabile impulso verso il suo stesso sesso, lasciandosi trasportare e mettendo in atto i suoi propositi di seduzione a qualsiasi costo. A differenza però di tutti i Don Giovanni che hanno calcato il palcoscenico in passato – che si caratterizzano per la loro propensione all’azione –, il personaggio di Lerro scopre per la prima volta una forte dimensione introspettiva, caratteristica certamente tipica del mondo femminile. Per la prima volta la seduzione più selvaggia, cinica e fanfaronesca viene affidata ad una donna che innova il sentire e le modalità di azione di un mito sempre moderno, ma pronto a cambiare il suo sentire e le sue maschere in linea con i mutamenti della società. La commedia è stata apprezzata da importanti critici contemporanei, tra cui il filosofo Umberto Curi (noto, tra l’altro, per il suo saggio sul Don Giovanni pubblicato da Mondadori), Giorgio Bàrberi Squarotti che ha parlato di “commedia teatrale geniale e innovativa”. Inoltre il testo è stato presentato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano; la Biblioteca Nazionale di Napoli; l’Instituto Cervantes di Napoli; il Reale Collegio di Spagna a Bologna; l’Archivio Storico di Palermo; il Liceo Artistico di Brera; la Biblioteca Nazionale di Potenza; diverse gallerie d’arte di Milano; la Biblioteca Marucelliana di Firenze; l’Archivio di Stato di Salerno; la storica Libreria di Bocca di Milano (in tale occasione tre Maestri delle arti pittoriche e scultoree come Alessandro Russo dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Filippo Panseca e Gino Masciarelli, hanno esposto la propria interpretazione del nuovo personaggio); la Biblioteca Provinciale di Salerno; quest’ultima è stata invitata dalla Biblioteca Pùblica di Siviglia, insieme all’autore, per un simbolico incontro tra i due personaggi (Don Giovanni-Donna Giovanna) e tra le due città (Siviglia Salerno). A Firenz, quindi,  si celebra un altro momento significativo della storia del personaggio che approda per la prima volta sulla scena in un luogo di assoluto prestigio

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