Grande intellettuale, pensatore libero, ha dedicato la sua vita alla divulgazione della conoscenza e del sapere dando lustro alla cultura napoletana nel mondo. Con lui si chiude un’epoca , ma resta la profondità del suo pensiero, eredità per le generazioni future. I funerali laici sabato
di Lydia Tarsitano
Si è spento a Napoli dopo una lunga malattia Gerardo Marotta. Avrebbe compiuto 9Oanni ad aprile. Studioso instancabile, con piglio rivoluzionario accanito difensore delle proprie idee, fu guida straordinaria per oltre quarant’anni dell’ Istituto di Studi Filosofici, centro di ricerca ed officina di formazione a livello internazionale, punto di riferimento per la comunità scientifica di tutto il mondo.
Da quello storico palazzo che fu la dimora di Gennaro Serra di Cassano, che assieme a pochi altri eroi con forza d’animo, coraggio e fede difesero gli ideali della rivoluzione napoletana, Marotta ha difeso la libertà pensiero, la forza dell’intelligenza, ma anche la storia, le tradizioni artistiche, culturali della città partenopea, battendosi per il futuro di Napoli, che deve riscattarsi dal degrado per tornare ad essere una grande metropoli europea.
L’ultima battaglia di Marotta è stata per la sua biblioteca, affinché quell’ incommensurabile patrimonio di oltre 300 mila volumi, dall’enorme valore bibliografico non andasse disperso. Marotta è stato fino agli ultimi giorni impegnato nel disperato tentativo di salvare la prestigiosa raccolta dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, da lui costituita in mezzo secolo di pazienti ricerche presso fondi librari e antiquari in tutta Europa, per offrire a ricercatori e studiosi italiani e stranieri un centro con funzioni di eccellenza.
E’ stato proclamato il lutto cittadino per sabato 28 gennaio 2017, giorno dei funerali che avranno luogo in forma laica in Palazzo Serra di Cassano, alle ore 12.00.
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